WEEK END AL MARE

Offerta valida nei mesi di maggio e giugno 

 

 

Week end in Casa Vacanza Blue:       

(check in --> sabato dopo le ore 10:00  
check out--> domenica entro le 18:00) 

Prezzo 25 euro A PERSONA complessivo di: 
- pulizie iniziali e finali                       
- lenzuola 
- consumi di luce, acqua e gas

 

 

(Torre San Giovanni,20 Apr.2013)

@Salento_vacanza

 

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Ozan-Uxentum-Ugento:La storia di una cultura

 

La storia del territorio ugentino ha origini preistoriche, tra il III e il II millennio a.C., epoca in cui sono stati datati alcuni reperti archeologici di origine preistorica rinvenuti nella zona. Tra i più importanti sono i Menhir,  monumenti megalitici legati a pratiche religiose e a culti in onore del sole, costituiti da snelli e splendenti pilastri monolitici fissati verticalmente nel terreno. Due esemplari possono essere ammirati, ancora oggi, nella frazione di Gemini e nella masseria Terenzano. Degni di nota sono anche i Dolmen, monumenti funebri [1].

In Puglia, come anche in altre parti d’Europa, tali monumenti sepolcralihanno subito una forzata "cristianizzazione" e, all’inizio del Novecento, la metà dei Dolmen e dei Menhir sono stati distrutti dall’incuria o dai contadini che li hanno utilizzati per le finalità più varie. Altri, semplicemente, sono stati spostati dalla loro sede originaria.

 

archelogia Ugento e Torre San Giovanni
Resti Messapici nella terra di Ozan

 

 

Tuttavia, i più importanti rinvenimenti archeologici come lo Zeus bronzeo e la tomba dipinta di Via Salentina,  testimoniano che la prima civiltà insediatasi nella zona e che fondò la città Ozan (l’attuale Ugento) fu quella dei Messapi ("popolo tra due mari")[2]; stabilitasi nella zona a sud della Puglia, tra il Mar Adriatico e quello Ionico intorno al X secolo a.C.

Le origini di questo popolo sono incerte. Da considerazioni di tipo linguistico.si suppone che la civiltà originò da flussi migratori, mai chiaramente dimostrati, di origine illirica giunti in Puglia alle soglie dell'età del ferro.

Le fonti storiografiche parlano degli insediamenti messapici come una dodecapoli, ovvero una lega di dodici città che, pur non riunendosi mai in un unico stato, doveva essere una confederazione a carattere politico strategico.

Il ritrovamento di un frammento di vaso (ostrakon) presso Soleto, anticamente utilizzato come "mappa nautica", fa conoscere il nome di queste città e la loro collocazione topografica : Oria (Orra) e, capitale militare della Messapia, per la sua strategica posizione, Ceglie (Kailia).

Le altre città di questa confederazione erano:  Metania (Mesagne), Manduria, Neriton (Nardò), Alytia (Alezio), Ozan (Ugento), Brention/Brentesion (Brindisi), Hyretum/Veretum (Vereto), Hodrum/Idruntum (Otranto), Sybar (Cavallino), Thuria Sallentina (Roca). [3]

 

Ciò che accomuna un po' tutte le città messapiche è il loro posizionamento, quasi sempre in altura e in prossimità del mare dove poter creare scali commerciali.

Infatti l'abitato di Ugento sorge  su un colle ad un'altezza di 108 metri s.l.m., e a 6 km dal sito litoraneo oggi chiamato Torre San Giovanni, che presto diviene il suo scalo portuale, costituendo quindi un centro messapico molto importante con un'intensa attività commerciale estesa in un ampio raggio del Mediterraneo, a cui era delegato anche il controllo dell’intero Capo di Leuca. [4]

Il passaggio dalla città messapica al Municipium romano (Uxentum) avvenne con la campagna di conquista del 267-266 a.C. che segna l'inizio effettivo della romanizzazione del Salento.


Uxentum e il suo antico porto di Torre San Giovanni, sono oggi mete turistiche che custodiscono non solo i segni architettonici della propria  storia, come le ciclopiche mura messapiche, il castello medioevale e la torre di guardia sulla costa (trasformata successivamente in faro di segnalazione decorato a scacchiera in bianco e nero),  ma conservano ancora il fascino delle vecchie usanze, della natura selvaggia e delle spiagge incontaminate che un tempo videro sbarcare Annibale, naufragare Pirro e respingere i saraceni.

 

@Salento_Vacanza

 

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Un po' su Casarano

mosaico Casaranello
Santa Maria della Croce

Nel basso Salento, distante 45 km dal capoluogo provinciale, sorge il Comune di Casarano. Il borgo è situato nell'entroterra e dista 10 km dalla costa ionica.

Il luogo più antico di Casarano, nonchè uno dei più antichi luoghi di culto cristiano al mondo, è la chiesa di Santa Maria della Croce in Casaranello.  La primitiva pianta era a croce latina ed apparteneva ad un edificio paleocristiano del V secolo sovrapposto ad un ulteriore edificio tardoromano. Durante i lavori di restauro della Chiesa, sono state scoperte due epigrafi che datano nel I secolo a.C. le origini romane di Casarano.  Tuttavia, le varie colonizzazioni lasciarono segni evidenti del loro passaggio come mosaici  e affreschi d'epoca bizantina.

Gli studiosi infatti affermano che dopo la caduta dell’impero romano d’occidente, durante i secoli VIII e IX A.C. il Salento, in particolare la zona centro meridionale, fu sottoposto ad una serie di invasioni da parte di popolazioni Greche, che cambiarono alcuni aspetti della vita quotidiana degli abitanti del luogo. La presenza bizantina penetrò così a fondo da favorire la diffusione della lingua, della cultura, della religione e dei riti greco-orientali dando vita ad una nuova cultura etnico-linguistica chiamata Grecìa Salentina. In origine questa minoranza etnico-linguistica comprendeva una zona che attraversava la nostra Penisola in largo, avendo in particolare come vertici i Comuni di Otranto, Casarano, Gallipoli e Nardò.

Casarano subì molte sfortunate invasioni e, nell'anno 842 nell'„ennesima distruzione da parte dei saraceni si disperse non solo la precedente cultura (che rese Casarano un'isola grecofona isolata) ma anche l'intero villaggio; fu infatti costruito un nuovo villaggio poco lontano dal precedente. Un documento ecclesiastico del 1270 testimonia che per secoli si ebbero due differenti comunità  civiche e due centri distinti con nomi simili come OPPIDUM CASARANI MAGNI ed OPPIDUM CASARANI PARVI.

Il feudo di Caesaranum Magnum passò dunque nelle mani di diverse casate nobiliari tra i quali i Tomacelli. Alla famiglia Tomacelli appartenne Bonifacio IX, papa dal 1389 al 1404. 

Nel 1484, durante il periodo aragonese, Casarano fu occupata dai veneziani che, dopo aver espugnato la città di Gallipoli, nell'inseguimento dei superstiti distrussero tutti i centri dove i gallipolini si erano rifugiati. 

Solo nel XII secolo Casarano visse un periodo di rinascita sociale con la creazione di enti assistenziali e la costruzione di varie chiese.
Nel Novecento si assiste al passaggio dall'economia prevalentemente agricola a quella artigianale ed industriale rendendo Casarano uno uno dei comuni più industrializzati del Salento, specializzato nella produzione calzaturiera, e svolge il ruolo di centro focale di un'ampia area del basso Salento in qualità di principale luogo di uffici, scuole e commerci.

 

Fonti:

  • Volpe, G., P. Favia, and R. Giuliani, Edifici di culto dell'Apulia fra Tardoantico e Altomedioevo: recenti acquisizioni. Hortus Artium Medievalium, 2003. 09(-1): p. 55-94.
  • Colazzo, S., A.M.M.M. S. Colazzo, and A. Manfreda, Grecìa Salentina. Un viaggio nella memoria, nei riti, negli usi di una comunità etnolinguistica. 2005: Amaltea Edizioni.
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Come raggiungere Torre San Giovanni

in Aereo

E' possibile raggiungere il Salento facendo scalo a Brindisi;

una volta arrivati si può scegliere di attendere l'autobus che collega l'aeroporto con il centro di Lecce o noleggiare un'auto.

Arrivati a Lecce, bisogna proseguire per Torre San Giovanni con le autolinee delle FSE che effettuano il servizio di trasporto per la marina indicata.

Per ulteriori informazioni consultare www.salentointrenoebus.it

 


in Treno

Si raggiunge il salento lungo la direttrice adriatica (Milano - Bologna - Pescara) o attraverso la Roma - Caserta.

Una volta giunti a Lecce è possibile noleggiare un'auto, oppure utilizzare gli autobus delle FSE che condurranno direttamente a Torre San Giovanni. (per ulteriori informazioni www.salentointrenoebus.it)

in Auto

Arrivando dal nord, si percorre l'autostrada A14 fino a Bari. Proseguendo verso sud la superstrada Bari - Lecce, seguendo poi le indicazioni per Brindisi - Lecce e proseguendo la SS 16 fino all' entrata di Lecce.

Una volta giunti a Lecce seguire le indicazioni per Gallipoli percorrendo cosi', la SS 101, e dopo circa 45 minuti ci sara' l' indicazione Ugento - Torre San Giovanni. Da qui si raggiunge prima Ugento e dopo solo 10 minuti si arriva a Torre San Giovanni.

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EVENTI GIUGNO

EVENTI GIUGNO IN SALENTO

 

6 giugno 2011

 

42° edizione PREMIO BAROCCO A GALLIPOLI.

 

La manifestazione prevede la consegna un riconoscimento, la "Galatea", statuetta simbolo del Premio Barocco, rappresentante una delle cinquanta ninfe del mare della mitologia greca.  

 

I candidati al premio sono personaggi facenti parte del spettacolo, cultura, arte, scienza e sport che con il loro aiuto hanno reso grande il nome dell’Italia nel mondo.

12 giugno 2011

 

SAGRA DEI PIATTI TIPICI A CASARANO

 

"Cecamariti", "Pitta te patate", "pummitori schiattarisciati": sono solo alcuni dei piatti tipici salentini che si possono gustare a Casarano in occasione della sagra.
Degustazioni a ritmo di pizzica a cura del gruppo popolare dei "Calanti" che farà da contorno alla serata.

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10 motivi per visitare il Salento

1. la posizione geografica. Nel corso dei secoli è avvenuto il perfetto connubio tra la coltura occidentale e quella orientale. In ogni comune salentino è possibile ammirare questa diversificazione architettonica nei palazzi,castelli,masserie e chiese.

2. il paesaggio. L'estensione salentina comprende sia la costa adriatica, molto suggestiva per le alte scogliere, sia la costa ionica con chilometri di litorale sabbioso a tratti incontaminato. Nell'entroterra,invece, si possono apprezzare le vaste estensioni di terra rossa su cui sorgono uliveti e vigneti, peculiarità del luogo.

3. svago e relax. E' possibile infatti organizzare la propria vacanza sia all'insegna del completo relax che dell'assoluto svago, o entrambi.

4. le tradizioni. Anche in Salento, ogni Santo è una festa. Una festa che balla sui ritmi calienti della pizzica e si nutre di sapori mediterranei.

5. come perdersi la cucina tipica e il profumo di peperoni verdi fritti per le vie dei paesi ad ogni ora del giorno?

6. la musica. Non solo terra della pizzica ma anche terra del reggae,delle note pulsanti e delle atmosfere suadenti che accompagnano il brusìo del mare mentre la luna si riflette su di esso.

7.ritorno al passato. Passeggiando per le vie dei paesini si scorgono pezzi di storia, come i frantoi ipogei,scavi messapici,affreschi medievali nelle chiese. E raramente esistono guide turistiche per questi luoghi;domandando al vecchietto di turno (che sicuramente si troverà al primo angolo all'ombra seduto su una seggiola e con in mano il suo bastone) è possibile ottenere tutte le informazioni storiche del posto che state visitando, magari anche sulla sua di storia e su quella dei suoi compari. Ma anche questo è il Salento!

8. la disponibilità e il sorriso. (ved. punto 7. il vecchietto disponibile) Chi viene nella nostra terra sarà comunque il benvenuto,integrato nella nostra cultura e accolto come il più prezioso degli ospiti.

9. Il mare??...Poco da dire.Quando si entra in acqua e ci si riesce a vedere i piedi nella sua trasparenza,s'è già detto tutto!

10. L'ultimo motivo siete voiVoi che scoprite questa terra per la prima volta e voi che ogni anno tornate sempre con più entusiasmo. Voi che fate la differenza.

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