Un po' su Casarano

mosaico Casaranello
Santa Maria della Croce

Nel basso Salento, distante 45 km dal capoluogo provinciale, sorge il Comune di Casarano. Il borgo è situato nell'entroterra e dista 10 km dalla costa ionica.

Il luogo più antico di Casarano, nonchè uno dei più antichi luoghi di culto cristiano al mondo, è la chiesa di Santa Maria della Croce in Casaranello.  La primitiva pianta era a croce latina ed apparteneva ad un edificio paleocristiano del V secolo sovrapposto ad un ulteriore edificio tardoromano. Durante i lavori di restauro della Chiesa, sono state scoperte due epigrafi che datano nel I secolo a.C. le origini romane di Casarano.  Tuttavia, le varie colonizzazioni lasciarono segni evidenti del loro passaggio come mosaici  e affreschi d'epoca bizantina.

Gli studiosi infatti affermano che dopo la caduta dell’impero romano d’occidente, durante i secoli VIII e IX A.C. il Salento, in particolare la zona centro meridionale, fu sottoposto ad una serie di invasioni da parte di popolazioni Greche, che cambiarono alcuni aspetti della vita quotidiana degli abitanti del luogo. La presenza bizantina penetrò così a fondo da favorire la diffusione della lingua, della cultura, della religione e dei riti greco-orientali dando vita ad una nuova cultura etnico-linguistica chiamata Grecìa Salentina. In origine questa minoranza etnico-linguistica comprendeva una zona che attraversava la nostra Penisola in largo, avendo in particolare come vertici i Comuni di Otranto, Casarano, Gallipoli e Nardò.

Casarano subì molte sfortunate invasioni e, nell'anno 842 nell'„ennesima distruzione da parte dei saraceni si disperse non solo la precedente cultura (che rese Casarano un'isola grecofona isolata) ma anche l'intero villaggio; fu infatti costruito un nuovo villaggio poco lontano dal precedente. Un documento ecclesiastico del 1270 testimonia che per secoli si ebbero due differenti comunità  civiche e due centri distinti con nomi simili come OPPIDUM CASARANI MAGNI ed OPPIDUM CASARANI PARVI.

Il feudo di Caesaranum Magnum passò dunque nelle mani di diverse casate nobiliari tra i quali i Tomacelli. Alla famiglia Tomacelli appartenne Bonifacio IX, papa dal 1389 al 1404. 

Nel 1484, durante il periodo aragonese, Casarano fu occupata dai veneziani che, dopo aver espugnato la città di Gallipoli, nell'inseguimento dei superstiti distrussero tutti i centri dove i gallipolini si erano rifugiati. 

Solo nel XII secolo Casarano visse un periodo di rinascita sociale con la creazione di enti assistenziali e la costruzione di varie chiese.
Nel Novecento si assiste al passaggio dall'economia prevalentemente agricola a quella artigianale ed industriale rendendo Casarano uno uno dei comuni più industrializzati del Salento, specializzato nella produzione calzaturiera, e svolge il ruolo di centro focale di un'ampia area del basso Salento in qualità di principale luogo di uffici, scuole e commerci.

 

Fonti:

  • Volpe, G., P. Favia, and R. Giuliani, Edifici di culto dell'Apulia fra Tardoantico e Altomedioevo: recenti acquisizioni. Hortus Artium Medievalium, 2003. 09(-1): p. 55-94.
  • Colazzo, S., A.M.M.M. S. Colazzo, and A. Manfreda, Grecìa Salentina. Un viaggio nella memoria, nei riti, negli usi di una comunità etnolinguistica. 2005: Amaltea Edizioni.

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